Muffe Funghi e Malattie delle Piante
Come combattere le muffe e i funghi dalle piante
Muffe Funghi e Malattie delle Piante: Ci sono molti tipi di muffe e funghi che possono attaccare le piante quando sono debilitate e quando le condizioni ambientali non sono ideali. Le problematiche ambientali prevedono: elevata umidità, scarsa circolazione dell’aria, ristagni idrici, troppo caldo e aria stagnante. Le muffe si propagano attraverso le spore, si spostano per via aerea attraverso i sistemi d’areazione. Però, se le piante sono sane, difficilmente le muffe possono svilupparsi.
Alcune muffe, tipo la Peronospora e l’ Oidio (mal bianco), attaccano soprattutto le foglie, mentre altre come la Muffa Grigia (Botrite), si sviluppa soprattutto sui fiori e in alcuni casi anche i fusti. Non è facile liberarsi di queste muffe o funghi, una volta che hanno intaccato il coltivo, lasceranno dei segni tangibili, e già avranno fatto dei danni a livello di raccolto finale.
Come sempre, la prevenzione è essenziale, per limitare o prevenire la diffusione, si consiglia un buon settaggio dell’area di coltivazione tipo la temperatura, l’umidità, l’areazione e la pulizia dell’intero spazio di coltivazione. Inoltre e consigliato di pulire e disinfettare tutti gli utensili di comune uso durante la coltivazione.
PERONOSPORA
La peronospora è una malattia causata da un fungo che può attaccare tutte le parti della pianta (foglie, rami, steli e germogli). Molte volte viene scambiato con l’oidio, per questo è importante sapere come identificarlo per applicare le misure preventive necessarie, soprattutto durante la fase di crescita per non danneggiare il raccolto dopo tutto il lavoro fatto. La Peronospora si sviluppa a temperature tra i 10 e i 20ºC e con un’alta umidità relativa (+55%)
Come identificare la Peronospora: Le foglie sono caratterizzate con delle macchie giallastre o biancastre. A volte le macchie sono semitrasparenti. Sulla parte inferiore delle foglie troveremo una specie di polvere. In questo caso bisogna agire rapidamente, perché la muffa si diffonde velocemente in tutta la pianta. Inoltre si consiglia di non manipolare le foglie colpite per non espanderla sulle altre piante.
Come combattere la Peronospora?
Ci sono alcuni metodi “fai da te” abbastanza efficaci. Per via fogliare, usare:
Lotta biologica:
Inserire nell’area di coltivazione la coccinella gialla a 22 punte. La coccinella ha una speciale predilezione per funghi come l’oidio e la peronospora. Ci sono anche dei funghi benefici molto efficaci per combatterla, uno di questi è il Trichoderma harzianum, un fungo utilizzato anche come fungicida. Viene utilizzato per applicazione fogliare, il trattamento delle sementi e il trattamento del suolo per la soppressione di agenti patogeni fungini.
Prevenzione:
Come misura preventiva si consiglia di settare al meglio il clima (una buona ventilazione e una bassa umidità relativa), un controllo minuzioso e costante e l’applicazione per via fogliare di Propoli o Equiseto ogni 2 settimane durante la fase vegetativa.
OIDIO
L’oidio, detto anche mal bianco, nebbia o albugine, è una malattia trofica delle piante causata da funghi Ascomycota della famiglia delle Erysiphaceae nella fase asessuata del ciclo. Si sviluppa soprattutto in presenza di condizioni climatiche umide, mediamente calde, generalmente in primavera e all’inizio dell’estate, quando la riproduzione vegetativa è intensa.
La malattia si presenta con la formazione di un feltro di colore biancastro e di aspetto polverulento sulla superficie delle zone colpite (foglie). Durante l’attacco, le aree colpite subiscono dapprima una decolorazione, una volta rimosso lo strato del micelico, poi la necrosi dei tessuti. In seguito alla necrosi si verificano disseccamenti o spaccature, in molti casi, se non si interviene, può portare alla morte delle piante.
Accorgimenti e prevenzione:
Nelle ore centrali del giorno, dove il caldo è più intenso, bisogna evitare di dare acqua alle piante. Il contrasto tra acqua fredda e caldo afoso crea quelle condizioni d’umidità ideali per la diffusione delle spore.
Quindi irrigate o al mattino presto o alla sera. In questo modo avrete anche una migliore efficienza idrica.
Un altro buon metodo per evitare l’oidio, indirizzato alle colture estensive, è quello di lasciare una certa distanza tra una pianta e l’altra. Questo metodo è importante perché favorisce il passaggio dell’aria ed evita gli accumuli di calore e umidità, che sono le cause principali di questa malattia.
Come combattere l’Oidio:
I prodotti che si trovano in commercio di uso più comune per sconfiggere l’Oidio sono:
I prodotti vanno diluiti in acqua e spruzzati sulle foglie durante le ore meno calde della giornata. Ripetere il trattamento ogni 2 settimana, fino alla scomparsa del problema.
BOTRITE (Muffa Grigia)
La Botrite (Botrytis Cinerea) è un fungo della famiglia Sclerotiniaceae, parassita che attacca moltissime specie vegetali. Di solito si diffonde più facilmente quando l’umidità (Ur) supera i 60°, soprattutto durante la fase di fioritura-fruttificazione. E’ importante avere un buon impianto di areazione e di ventilazione nelle coltivazioni indoor per prevenirne l’insorgenza.
Di Facile individuazione, la Botrite è un fungo che può colpire qualsiasi parte della pianta (radici, fusti, foglie, germogli) e si riflette visibilmente sul colore e sulla consistenza della stessa, che diventerà marrone o grigia. Col progredire della malattia, Il fungo diventa di un colore che va dal grigio-bianco al verde acqua, il fogliame avvizzisce e si secca, al tatto di solito si sgretola. Attacca il fiore denso e gonfio, ma può colpire anche i fusti, le foglie e i semi.
Accorgimenti e prevenzione:
Nella prevenzione è compresa anche la pulizia degli strumenti utilizzati e l’area di coltivazione. Conviene sterilizzare gli strumenti della coltivazione ogni volta che li utilizziamo, perché in questo modo ridurremo le possibilità che questa muffa possa fare la sua comparsa. Questo fungo è trasportato per via aerea, attraverso le mani e gli strumenti contaminati, ecco perché è importante la sterilizzazione.
Eliminare e distruggere le parti colpite per non diffondere la malattia a tutta la pianta. E’ molto dannosa se inalata-fumata, può causare danni polmonari. Perciò, armatevi di pazienza e controllate bene tutte le piante, si può annidare anche nei fiori, soprattutto se sono densi e compatti questo perché, l’aria di ventilazione se scarsa, non riesce a raggiungere le zone suddette e possono rimanere molto umide.
Sapone vegetale ad azione stimolante e lavante su piante che presentano attacchi di Botrite ed attacchi di marciumi in genere.
Funghi Malattie Radicali
I 3 tipi che attaccano più spesso le radici sono il Pythium, Sclerotinia e il Fusarium. Le spore sono ovunque una volta che hanno fatto la loro comparsa e non c’è nulla che si possa fare per evitarle. Queste tipo di infestazioni si sviluppano quando le piante sono debilitate o c’è carenza di ossigeno nelle soluzioni nutritive. La carenza di ossigeno a livello radicale, sottopone le radici ad uno stress che reagendo emettono un gas, l’etilene, che attira patogeni. Analizziamoli uno a uno:
PYTHIUM
I Pythium appartengono alla classe degli Oomiceti, ovvero funghi primitivi caratterizzati dall’estremo bisogno di acqua per potersi sviluppare (l’acqua presente sulla superficie del terreno). I funghi del genere Pythium sono dei Ficomiceti, caratterizzati da un micelio sprovvisto di ife settate. Tali funghi attaccano solo i vegetali, sviluppandosi all’interno dei tessuti della pianta.
I funghi della famiglia delle Piziacee sono considerati parassiti da indebolimento, in quanto approfittano di condizioni fisiologiche sfavorevoli della pianta. I Pythium, in pratica, sono sempre localizzati nell’apparato radicale e può svilupparsi nelle coltivazioni indoor che outdoor. Ma può attaccare il colletto e la guaina fogliare
Perché si sviluppa?
Il Marciume radicale può essere causato da diversi agenti fitopatogeni da Batteri (Acidovorax, Agrobacterium, Burkholderia, Clavibacter, Erwinia), Funghi (Rhizoctonia, Phytophthora, Fusarium, Pythium) o da Nematodi (Tylenchulus, Pratylenchus, Heterodera, Globodera).
Un altro fattore scatenante della comparsa del fenomeno è un substrato non correttamente drenato che, non assicura il corretto sviluppo delle piante, per la poca capacità respiratoria (buona ossigenazione), delle radici. Questa malattia colpisce per la maggiore semi e piante appena sviluppate (Damping off), un problema che si presenta molto spesso, questo perché il loro sistema immunitario è più debole delle piante adulte.
Scopriamo quali sono i sintomi più comuni?
- Le bianche radici cominciano ad avere una tonalità marrone che diventa più scura con il progredire della malattia.
- Rallentamento dello sviluppo generale della pianta.
- La pianta non si nutre come dovrebbe
- Le foglie cominciano ad ingiallirsi simile ad una carenza nutrizionale.
- I bordi delle foglie si scuriscono, tipo bruciature, si accartocciano, si seccano e cadono.
- Morte della pianta
Come prevenire nel miglior modo possibile?
- Tenere sempre pulita l’area di coltivazione
- Pulire e sterilizzare gli attrezzi di lavoro.
- Accettarsi di avere un buon substrato, areato per una migliore ossigenazione per le radici.
- Sterilizzare i vasi prima dell’uso.
- Non eccedere con le irrigazioni, accertarsi che il terreno sia abbastanza asciutto prima di procedere con l’innaffiature.
- Una scarsa ventilazione e aerazione possono aumentare il tasso d’umidità all’interno della grow box facilitando la comparse di queste malattie.
- Si consiglia un buon radicante per stimolare la crescita delle radici, almeno una volta ogni 10 giorni.
Se si accerta la presenza della malattia, cosa fare?
Purtroppo c’è poco da fare, sarà difficile combatterla e quindi conviene togliere le piante infette e ricominciare di nuovo, prevenendo la comparsa di nuove infezioni. Basta seguire le regole sopra descritte e utilizzare dei fungicidi biologici a base di altri funghi o batteri.
SCLEROTINIA
La Sclerotinia appartiene al phylum Ascomycota, classe Discomycetes, ordine Helotiales. Si tratta di uno degli agenti patogeni vegetali più pericolosi per le coltivazioni. Causa una malattia chiamata muffa bianca o marciume del fusto e conosciuta anche come cancro della canapa. Questo agente patogeno ha la capacità di produrre sclerozi e crescite sfocate bianche di micelio sulla pianta che infetta.
Il fungo responsabile della malattia è un microrganismo in grado di attaccare oltre la canapa, numerose altre piante. La Sclerotinia sclerotiorum vive nel terreno, sono strutture altamente resistenti grazie alle quali il fungo può conservarsi allo stato latente anche per diversi anni (fino a 9-10).
Come si riconosce la Sclerotinia?
Uno dei primi sintomi che possiamo osservare, è un’area di crescita micellare bianca e cotonosa, di solito preceduta da lesioni da chiare a marrone scuro (dette Sclerozi), sul colletto solitamente vicino al terreno, o sul fusto, seguito da clorosi, avvizzimento, caduta delle foglie e infine la morte della pianta.
Condizioni favorevoli per la Sclerotinia:
Per l’insorgenza dello sclerozio le temperature favorevoli sono comprese tra i 15 e i 28 °C, con elevata umidità ambientale. Per questo motivo sono le colture in serra ad essere più colpite, considerando anche la scarsa areazione della coltura protetta. In campo aperto sono favorevoli all’insorgenza della sclerotinia le stagioni primaverili miti e piovose.
Come prevenirla?
La sclerotinia è una malattia difficile da combattere. Grazie al fungo che può conservarsi allo stato latente anche per diversi anni (fino a 9-10), e i residui infetti siano stati interrati, bisognerebbe adottare un lunga rotazione colturale, mantenendo i terreni a riposo ed allontanare i residui colturali colpiti dalla malattia. Appena si nota una pianta colpita, si deve subito estirpare ed allontanarla dalle altre piante per non diffondere la malattia. Evitare i ristagni idrici che sono predisponenti alla malattia. Inoltre è buona norma disinfettare tutte le attrezzature dopo l’uso, soprattutto la potatura.
- Areare il terreno con delle carotature
- Limitare le zone d’ombra
- Fertilizzare con azoto
- Eliminare l’acqua dalle foglie
Cura contro la Sclerotinia:
La cosa migliore ed efficace nella lotta biologica contro la sclerotinia si usa per lo più il Coniothyrium minitans, ovvero un fungo micoparassita che attacca le ife e gli sclerozi del genere Sclerotinia. Questo bio-fungicida è molto efficace contro gli sclerozi presenti nel terreno, meno sul patogeno attivo oramai presente sulla coltura. Il bio-fungicida ha un azione preventiva ed è consigliata l’applicazione a fine ciclo sul terreno e, se ci sono, sui residui. Una volta irrorato, lo si incorpora al terreno con le lavorazioni. Il consiglio che si dà è di effettuare il trattamento almeno 2-3 mesi prima della nuova coltivazione, così da devitalizzare gli sclerozi e impedire un nuovo ciclo della malattia.
Sempre in via preventiva e per trattamenti al terreno, le Micorizze sono una buona efficacia, come lo stanno dimostrando negli ultimi anni, soprattutto le Micorizze della famiglia Trichoderma, ceppo Asperellum.
FUSARIUM
Il fusarium è un fungo appartenente alla famiglia dei Nectriaceae, che comprende diversi funghi filamentosi che vivono nel suolo. Si tratta di un patogeno di tipo saprofita, cioè che si nutre dei residui di altri organismi. Nel caso della cannabis, si nutre, si sviluppa e si diffonde attraverso i condotti xilematici, bloccando il passaggio della linfa e impendendo ai nutrienti e ad altri elementi vitali di svolgere la propria funzione.
Se non viene riconosciuto e combattuto per tempo, causa un danno progressivo che può avere conseguenze fatali, tra cui anche la perdita o morte definitiva delle piante infette. Il primo segnale di attacco del fusarium nella pianta, appare nelle foglie inferiori, dapprima con piccole macchie scure e irregolari che inizieranno a coprire la superficie, quando vedi questi sintomi potrebbe già essere troppo tardi.
- Marciume alla base del fusto.
- Macchie clorotiche sulle foglie più vecchie, situate nella parte bassa della pianta.
- Foglie si curvano verso l’alto a livello delle punte, per poi ingiallire, seccarsi e cadere.
- Lignificazione degli steli
La prevenzione è la miglior cura.
Cerchiamo di prevenirla il più possibile in modo che non si presenti all’interno delle nostre coltivazioni. Come tutti i funghi, il fusarium è composto da spore moto volatili quindi, potremmo essere noi stessi gli agenti veicolari per il trasposto delle malattie.
- Tutti gli attrezzi devono essere disinfettati tra una coltivazione e l’altra.
- Laviamoci e indossiamo abiti puliti prima di entrare nell’area di coltivazione
- Mantenere l’umidità non molto alta, così come la temperatura
- Assicura una corretta ventilazione
- Aggiungi Trichodermae Bacillus thuringiensis al substrato
Nelle coltivazioni idroponiche aeroponiche, utilizzare un ossigenatore per l’acqua cambiandola spesso evitando ristagni.
Cure e rimedi:
Come abbiamo già accennato, al momento non esiste un rimedio efficace per eliminare questo fungo. Non vi rimane che seguire i consigli descritti sopra.